Un progetto di partenariato tra
Canale per le macine dei frantoi
Doria di Genova avevano diritti su svariate aree della Liguria. In questi luoghi creavano spazi industriali: molini, frantoi, folloni per battere i panni di lana, cartiere, maceratoi per la canapa e concerie. La forza necessaria agli stabilimenti era fornita dall’acqua. Non è facile imbrigliare l’acqua in canali che scorrono in leggera pendenza fino a far muovere le ruote delle strutture.
Nomeranza Ruchin
Valle Nervia, ancora. La vigna qui si prende spazio fra bancate di pietra. Il Rossese tiene fede al suo nome di origine. Il vino che nasce sulle rocce. Anche i nomi dei luoghi del territorio ce lo ricordano. Ruchin o Rochin, come scrivono le antiche carte catastali. Il riferimento è chiaro, alla roccia. Si ricorda il terreno roccioso, anzi, la presenza di rocce affioranti.
Torre di Avvistamento dell'Alpicella
Ci si inerpica in cima ad una rupe, e si gode di un panorama stupendo. Non certo per soddisfare la vista e l’anima venne costruita questa torre, ma per ben più prosaiche ragioni di difesa e controllo del territorio. Da qui, infatti, i signori locali potevano controllare l’intero sistema delle torri di difesa, e comunicare e prevenire pericoli e assalti.
Nomeranza Morghe
Pensate di non avere un telefono tra le mani. Né una macchina fotografica. Di non ascoltare queste parole. Meglio, di ascoltarle prima o anche dopo. Perché vi sarete addentrati in una delle zone agricole più importanti nel territorio di Dolceacqua. C’era sicuramente un luogo di culto, che oggi è il santuario dell’Addolorata. Si vedrebbero i contadini in preghiera, il raccoglimento prima, durante e dopo il lavoro, per un ringraziamento o una protezione, durante le loro fatiche.
Vasca Acquedotto Napoleonici
Da almeno 800 anni e forse più. C’è una sorgente molto utile sulla sponda destra dello stretto vallone del rio Peitavino, detto anche Boscobon. Si tratta di una piccola valle, che merita di essere risalita: subito i frantoi più recenti del distretto produttivo dei Doria, con un canale sospeso. L’acqua c’è sempre. La sorgente a 800 metri dal paese, a 140 metri di altezza, doveva alimentare in primo luogo il castello, dove si trova una fontana abbeveratoio molto elegante.
Canale per le macine dei frantoi
I Doria di Genova avevano diritti su svariate aree della Liguria. In questi luoghi creavano spazi industriali: molini, frantoi, folloni per battere i panni di lana, cartiere, maceratoi per la canapa e concerie. La forza necessaria agli stabilimenti era fornita dall’acqua. Non è facile imbrigliare l’acqua in canali che scorrono in leggera pendenza fino a far muovere le ruote delle strutture.
Castellaro e nomeranza di Tramontina
Nomeranza e Castellaro, insediamento agricolo e sistema difensivo. Una accoppiata che ricorre in questo territorio e in questi sentieri, qui proposti. I castellari erano insediamenti fortificati molto antichi, risalenti ai tempi dei Liguri e ben precedenti alla conquista romana.
Castellaro e nomeranza di Cima D'Aurin
Con la Nomeranza ed il Castellaro di Cima d’Aurin la storia della Liguria affonda nei suoi secoli più profondi, nelle antichità più remote. Prima di Roma, già qui i Liguri sapevano difendersi, costruendo fortificazioni in grado di difendere il proprio territorio.
Nomeranza Arcagna
Nome strano Arcagna, vero ? In italiano “arcano” vuol dire “nascosto, difficile da sapere”…quindi “chiuso”. Questo luogo, da sempre fertile e ben esposto, può essere stato spazio agricolo difeso da secoli e secoli. In più, un altro termine latino indica la possibile presenza di un confine. Cosa abbastanza comprensibile visto che ci si trova a ridosso di una linea di crinale. Insomma, camminare in Arcagna, vedere Arcagna, è come fare un viaggio nel tempo e nel mistero.